Cookie Consent by Free Privacy Policy website Un dissalatore Schenker per la sfida estrema con una barca a remi da Cape Town a Rio de Janeiro
marzo 14, 2017 - DB Schenker

Un dissalatore Schenker per la sfida estrema con una barca a remi da Cape Town a Rio de Janeiro

Si rema per la per la salvaguardia del pianeta. Questo il significato di “DotChallange”, sfida estrema affrontata  con una barca a remi nella tratta Cape Town - #riodejaneiro

La sigla “Dot” acronimo di “Do One Thing” contraddistingue questa traversata Atlantica affrontata con la sola forza delle braccia come una delle regate a remi più dure al mondo. L’impresa non è mai stata tentata prima d’ora.


I due avventurieri Braam Malherbe e Wayne Robertson, non nuovi a gesta di questo genere, sfideranno l’Oceano Atlantico cercando di coprire una distanza di 6.700 km senza alcuna assistenza esterna. Ambientalisti ed ecologisti convinti nonché personaggi di spicco nell’ambito degli sport estremi, i due sono partiti da Città del Capo in Sud Africa il 7 Febbraio 2017 preparando la traversata nei minimi dettagli fino a prevedere una permanenza in mare da due a tre mesi (a seconda delle condizioni meteomarine) e 2.400.000 colpi di pagaia teoricamente necessari per raggiungere #riodejaneiro e portare a termine l’impresa. Il programma prevede turni di due ore ciascuno ai remi, 24 ore su 24, sette giorni su sette. Ciò per essere sempre vigili  anche durante la notte ed evitare pericoli reali quali navi in transito, sommergibili, balene e tempeste.


A bordo della loro barca di soli 6,8 metri di lunghezza avranno solo gli strumenti strettamente necessari per la sopravvivenza in mare ovvero cibo, kit medici, utensili per la manutenzione dell’imbarcazione e un dissalatore Schenker alimentato da pannelli solari. Il prodotto, realizzato ad hoc ed opportunamente alleggerito, garantisce la fornitura di acqua potabile indispensabile altresì per la reidratazione dei cibi liofilizzati imbarcati a bordo. 

I dispositivi elettrici utilizzati per la navigazione e la comunicazione sono alimentati da due batterie a energia solare.


La finalità dell’equipaggio è improntata sul ritorno di immagine e sulla visibilità che, in caso di successo dell’avventura, sarà in grado di sensibilizzare le masse e focalizzare l'interesse globale su temi così delicati come il rispetto e la salvaguardia del nostro pianeta.

“Se ognuno di noi, ogni giorno, facesse solo un semplice gesto per diminuire l’impatto ambientale delle nostre azioni, tutti insieme potremmo conquistare grandi risultati per risparmiare le risorse della Terra che non sono infinite. Senza attenzione, il futuro dei nostri figli sarà seriamente compromesso” – e ancora - "Il successo di una spedizione estrema è determinato per l’80% dalla mente. Quando l’ego ha un obbiettivo da raggiungere, nulla è impossibile". Questa la loro filosofia di vita.

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