Cookie Consent by Free Privacy Policy website Acqua imbottigliata: una famiglia ne consuma 1314 bottiglie l'anno. Cambiare questa abitudine si può
novembre 05, 2014

Acqua imbottigliata: una famiglia ne consuma 1314 bottiglie l'anno. Cambiare questa abitudine si può

Sono presentate a Ecomondo 2014 da Profine le tecnologie Green per l'acqua da bere.

Quando una persona smette di bere l’acqua in bottiglia salva almeno 329 bottiglie di plastica l’anno, toglie dall’ambiente 19 kg di CO2, 11 di petrolio, 8 litri di gasolio e risparmia quasi 100,00 euro. Una famiglia italiana media raggiunge un consumo di circa 1314 bottiglie. Pensate se lo facessimo tutti… se ci disabituassimo a comprare l’acqua in bottiglia…  

È a partire da queste riflessioni che l’azienda italiana Profine, specializzata nelle tecnologie per il trattamento dell’acqua al punto d’uso, sarà presente a Ecomondo, fiera internazionale dello sviluppo sostenibile, per proporre il suo progetto Pensa Acqua rivolto a tutte quelle persone che hanno una forte sensibilità ambientale e riconoscono quali siano le vere innovazioni green che stanno alla base del nostro futuro.

Con l’obiettivo di incentivare l’utilizzo dell’acqua potabile e fare in modo che l’acqua da bere sia accessibile a tutti direttamente dal proprio rubinetto di casa, Profine lancia il suo appello all’Italia direttamente da Rimini dal 5 all’8 novembre (pad. D1 stand 069).

“Da oltre vent’anni sviluppiamo in Italia per vendere in tutto il mondo tecnologie che migliorano l’acqua in diversi settori – precisa Franco Carlotto, General Manager Profine - con questa nostra partecipazione all’esposizione del green italiano per eccellenza abbiamo voluto dialogare direttamente con la gente, entrare nelle loro case e condividere con loro il messaggio che l’acqua del rubinetto è buona e per produrla non uso la macchina, non alimento la filiera della plastica, non pago 1L d’acqua anche mille volte il suo valore; al contrario sfrutto una risorsa che ho direttamente a casa mia! Certo chi vive in grandi città, o in zone dove le falde sono inquinate, o chi vive in ambienti dove l’acqua risulta più dura o semplicemente a chi dà fastidio l’odore del cloro o preferisce un po’ di bollicine gli si storce un po’ il naso sentire un’affermazione del genere.

Sono allora tutte queste persone che invitiamo al nostro stand perché vedano che passi da giganti ha fatto la ricerca e lo sviluppo in questa direzione e con che basso investimento si possa affinare l’acqua del rubinetto a proprio piacimento”.

Maggiori informazioni nel comunicato stampa da scaricare