Cookie Consent by Free Privacy Policy website Crisi: Coldiretti, i sette vincitori dell'Oscar green 2014
novembre 17, 2014 - Coldiretti

Crisi: Coldiretti, i sette vincitori dell'Oscar green 2014

Le api con i loro preziosi alveari come vere e proprie centraline antinquinamento, la stravagante coltivazione di microalghe molto apprezzate in cosmesi, in campo salutistico e in agricoltura, le prime chips di pane leggere e gustose, la canapa con stupefacenti virtù culinarie, ma utile anche nella bioedilizia, il pecorino anticolesterolo amico del cuore, le fragole volanti con la carta d’identità e il carcere di Capanne a Perugia che ridona dignità e voglia di vivere ai detenuti sono i vincitori del concorso “Oscar Green” 2014, il premio per l’innovazione dei Giovani della Coldiretti dei premi “Oscar Green” sotto l’alto Patronato del Presidente della Repubblica. Essere particolarmente attenti alla tutela dell’ambiente oggi è fondamentale, soprattutto in una zona tristemente nota come quella della Terra dei fuochi, tanto da far vincere un Oscar, quello della Coldiretti assegnato nella categoria non solo agricoltura a Salvatore Sorbo. Il giovane apicoltore  della Coldiretti ha, infatti, messo le sue arnie a disposizione di “Cara Terra” un virtuoso progetto di biomonitoraggio dell'ambiente, nella terra dei fuochi, attraverso le  api. Questo ambizioso progetto che prevede la collaborazione dell’'università di Napoli e quella del Molise ha lo scopo di trasformare gli alveari e le arnie delle api in vere e proprie centraline di biomonitoraggio (ognuna delle quali controlla 7 chilometri quadrati del territorio) per rilevare il grado di inquinamento presente sul territorio.  Le api, infatti, si sa, non mentono mai, volano, si cibano di nettare e acqua che sgorga dalle falde, catturano le polveri sottili (il noto pm10) e trasmettono le informazioni raccolte, ogni giorno, al loro alveare. Nella categoria Esportare il territorio invece l’Oscar va alla brillante idea di Domenico D'Ambrosio che ha inventato la prima chips di pane sfruttando l’idea di un gesto antico, quello di strappare la corteccia del pane che ad Altamura in Puglia si compie da secoli per consuetudine. Da qui infatti nasce l’intuizione di creare una vera e propria sfoglia di semola di grano duro  ai mille sapori dall’extravergine al formaggio di cui se ne può tranquillamente fare una scorpacciata senza temere per la linea perché risulta leggera e altamente digeribile...

Maggiori informazioni nel comunicato stampa da scaricare