Cookie Consent by Free Privacy Policy website Ritratto di Pablo Criado Toca il runner spagnolo che ama Courmayeur
settembre 10, 2015 - Courmayeur Mont Blanc

Ritratto di Pablo Criado Toca il runner spagnolo che ama Courmayeur

Basta salire sui sentieri di #courmayeur per incontrarlo, in estate, in pieno allenamento. Pablo Criado Toca, nel mondo del trail running, è una star affermata: terzo assoluto, nel 2011, al Tor des Géants®, quarto l’anno successivo, ma con un tempo migliore, primo spagnolo a partecipare al Baikal Ice Running Marathon in Siberia, quest’estate si è cimentato in un’impresa nuova con l’obiettivo di lanciare un messaggio sulla sicurezza in montagna. In soli dieci giorni il runner del Team Grivel ha concatenato, di corsa, i quattro quattromila della Valle d’Aosta, ovvero il Cervino, il Monte Rosa, il Gran Paradiso e infine il Monte Bianco. Arrivato fino al Mont Blanc du Tacul (4.248 m), proprio per ragioni di sicurezza, ha deciso di rinunciare alla vetta d’Europa a causa del meteo avverso. Partito da Courmayeur, ha percorso 465 km e 35.000 m di dislivello prima di chiudere l’anello, sempre a Courmayeur. Il suo curriculum sportivo è impressionante, ma qui, tra le montagne che lo hanno adottato – vive ormai a #courmayeur diversi mesi all’anno – è semplicemente Pablo.
Per sapere cosa ha spinto questo trentanovenne nato a Santander, nel Nord della Spagna, sul mare, e convertitosi al running estremo, a scegliere queste montagne basta chiedere: è lui stesso a spiegarlo, con la simpatia che lo contraddistingue, nel suo “grammelot” italospagnolo. A cominciare dal colpo di fulmine: “Sono venuto per la prima volta nel 2000, per fare il giro del Monte Bianco, e dal 2011, quando ci sono tornato per il Tor, la relazione si è fatta più intensa.
Capitale del trail, #courmayeur fa da teatro a competizioni di rinomanza mondiale come l’Ultra-Trail du Mont Blanc® e il Tor des Géants®, e offre percorsi di difficoltà variabile con vista sul panorama del Monte Bianco. Moltissimi runner vengono qui ad allenarsi e a gareggiare percorrendo i sentieri del Tour du Mont Blanc, un anello a tappe che gira attorno al Monte Bianco, tra Italia, Francia e Svizzera. Attorno alla vetta d’Europa si snodano tanti itinerari perfetti per chi desidera allenarsi alle sfide più competitive. “E’ dura correre qui – afferma Criado - tra salite e discese continue, ma è un vero piacere poter disporre di tanti sentieri, ogni giorno posso scegliere un nuovo paesaggio, un luogo differente. Ormai ho molti amici a Courmayeur, mi ritrovo con loro dopo gli allenamenti: running, ovviamente, ma anche alpinismo e in inverno sci. Mi è sempre piaciuto il rispetto con cui #courmayeur accoglie chi pratica attività in montagna, è una cultura sportiva che in Spagna comincia ad arrivare, ma qui si è affermata da tempo. Mi piace anche rilassarmi: ricordo la prima volta che ho assaggiato la polenta al rifugio Bertone, lì ho conosciuto Renzino, un’istituzione: non passo mai senza salutarlo. A #courmayeur la gente è ospitale e mi sento a casa”.
Ma #courmayeur è soprattutto trail. Se c’è un luogo che, per Criado Toca simboleggia veramente la sua passione per la corsa in montagna, è il Col Malatrà, sopra Courmayeur, a 2.925 metri, uno dei tratti più impegnativi de Tor des Géants®.
Ma c’è un’immagine particolare che in particolare Pablo non riesce a dimenticare. “Era il 2012. Ero a Courmayeur, in dirittura d’arrivo, stavo per concludere questa gara di 330 km sulle montagne valdostane. Abbracciato a mio padre, a Betta Gobbi e tutti i “colleghi” di Grivel, non osavo superare il traguardo e concludere quell’avventura: provavo un’emozione indescrivibile”.
Nell’agenda del runner il prossimo impegno è proprio il Tor des Géants®, dal 14 al 21 settembre. I riflettori saranno nuovamente puntati su Courmayeur, partenza e arrivo della gara più dura del mondo: 330 km attorno ai Giganti della Valle d’Aosta, i famosi 4000, il Monte Bianco, il Gran Paradiso, il Monte Rosa e il Cervino. Attorno a questa nuova sfida si concentrano le aspettative del campione spagnolo. “Lo spirito con cui partecipo è sempre quello: godermelo fino in fondo, come un viaggio meraviglioso. Quest’anno sono in forma, e mi auguro di andare veloce e superare il mio record personale”.