Cookie Consent by Free Privacy Policy website Con l’appoggio di Volvo Car Italia, il progetto LifeGate PlasticLess per la riduzione delle plastiche nei mari italiani entra nella fase operativa con la posa del primo dispositivo Seabin
settembre 20, 2018 - Volvo Cars

Con l’appoggio di Volvo Car Italia, il progetto LifeGate PlasticLess per la riduzione delle plastiche nei mari italiani entra nella fase operativa con la posa del primo dispositivo Seabin

  • La posa del primo dispositivo Seabin è avvenuta la scorsa settimana nel porto di Marina di Varazze. Entro pochi giorni verrà completata l’installazione degli altri due “cestini del mare” previsti nei porti di Marina di Cattolica (RN) e Venezia Certosa Marina (VE)
  • L’annuncio è stato dato oggi nel corso di una conferenza stampa svoltasi al Volvo Studio Milano.
  • Ogni dispositivo Seabin per la rimozione delle plastiche è in grado di catturare oltre mezza tonnellata di rifiuti plastici l’anno comprese le microplastiche.
  • Il progetto LifeGate #PlasticLess di cui Volvo Car Italia è partner e realizzato in collaborazione con LifeGate si inserisce in un impegno ad ampio raggio di Volvo Cars sul fronte della sostenibilità che ha portato quest’anno anche al sostegno della campagna Clean Seas promossa dalle Nazioni Unite.
  • Nell’ambito della lotta alla plastica, Volvo Cars ha annunciato il progetto di eliminazione delle plastiche monouso in tutti gli uffici, nelle mense e negli eventi realizzati dalla Casa a favore di alternative più sostenibili, inclusi prodotti biodegradabili di carta, pasta di legno e legno. Nel 2018 l’iniziativa porterà a sostituire oltre 140 tonnellate di articoli in plastica monouso con prodotti realizzati con materiali alternativi non plastici.

 

I dispositivi Seabin utilizzati nell’ambito del progetto LifeGate #PlasticLess per la raccolta dei rifiuti galleggianti risultano particolarmente efficaci in aree come i porti, all’interno dei quali – grazie all’azione dei venti e delle correnti – convergono i rifiuti scaricati in mare.

A rendere adeguata allo scopo la tecnologia Seabin c’è la sua capacità di intercettare ed eliminare le microplastiche fino a 2 millimetri e le microfibre fino a 0,3 mm di diametro, che sono sempre più diffuse e pericolose. Le microplastiche provengono dalla distruzione nell’ambiente di frammenti di plastica di maggiori dimensioni. Minuscole particelle di plastica a forte potere inquinante presenti nei mari in elevate concentrazioni sono inoltre prodotte dal lavaggio dei vestiti sintetici o derivanti dall’abrasione degli pneumatici. Trovandosi nel sale marino e venendo ingerite dai pesci, le microplastiche entrano nella nostra catena alimentare.

 

Volvo è da sempre impegnata a favore dell’ambiente e non solo a parole,” ha dichiarato Michele Crisci, Presidente Volvo Car Italia. Il progetto #PlasticLess di cui siamo partner è un esempio di come Volvo non si limiti a un’azione di sensibilizzazione, ma si impegni anche in iniziative che hanno un effetto reale a favore dell’ambiente. Dopo che la Casa madre ha sostenuto la campagna globale Clean Seas promossa dalle Nazioni Unite, tocca a noi adesso dare un contributo tangibile, che assume un valore particolare se pensiamo che il nostro amato Mediterraneo ha purtroppo una delle concentrazioni di inquinanti plastici più elevate del pianeta.”

 

Siamo contenti di essere entrati nella fase operativa del progetto, posizionando i primi dispositivi nei porti italiani, un naturale punto di accumulo di rifiuti galleggianti,” spiega Enea Roveda, CEO di LifeGate. “La diffusione dei Seabin è un obiettivo primario dell’iniziativa, perché rappresenta una soluzione concreta che supporta la raccolta di plastiche e microplastiche e si aggiunge all’importante opera di sensibilizzazione dell’opinione pubblica sull’impatto delle azioni quotidiane per la salute dei nostri mari e sulla prevenzione per un uso consapevole dei materiali plastici”.

 

La diffusione globale della tecnologia Seabin è già una realtà, come spiega Pete Ceglinski, CEO e cofondatore di Seabin Project: “Siamo già presenti in 20 nazioni, è una grande sfida per noi fornire i nostri dispositivi in tutto il mondo. Siamo davvero felici che grazie a un partner come Volvo i nostri Seabin arrivino anche in Italia. Speriamo che il resto del mondo segua questo esempio.

 

Volvo Ocean Race per la campagna Clean Seas delle Nazioni Unite

Le iniziative come LifeGate #PlasticLess sostenuta da Volvo Car Italia si inseriscono in un impegno ad ampio raggio di Volvo Cars che ha avuto nel programma scientifico legato all’edizione 2018 della Volvo Ocean Race un esempio concreto a favore della campagna Clean Seas promossa dalle Nazioni Unite. Le imbarcazioni che hanno dato vita alla regata oceanica erano equipaggiate con sensori in grado di catturare dati sullo stato di salute dell’ambiente marino di alcune delle parti più remote degli oceani mondiali, rilevando anche i livelli di microplastiche.

 

Volvo Cars ha donato risorse economiche a sostegno del programma, un contributo proveniente dalle vendite dell’edizione speciale della V90 Cross Country realizzata in occasione del lancio della Volvo Ocean Race ed esempio di approccio circolare al problema della sostenibilità. I rivestimenti della vettura sono infatti realizzati in Econyl, un tessuto costituito al 100% di nylon riciclato, incluso quello delle reti da pesca abbandonate recuperate dai fondali marini.

 

Volvo, via le plastiche dalle proprie attività

Restando nell’ambito della lotta alla diffusione della plastica, Volvo Cars ha recentemente annunciato due ambiziosi obiettivi.

A breve termine, entro il 2019, Volvo Cars provvederà all’eliminazione delle plastiche monouso in tutti gli uffici, nelle mense e negli eventi realizzati dalla Casa. Oltre 20 milioni di articoli in plastica monouso, come ad esempio bicchieri, contenitori per alimenti e posate, verranno dunque sostituiti con alternative più sostenibili realizzate con prodotti come carta e legno. Ciò equivarrà ogni anno all’eliminazione di oltre 500 articoli in plastica per ciascun dipendente. La sostituzione avverrà in maniera graduale. Già entro la fine di quest’anno gli articoli in plastica monouso saranno eliminati dagli eventi oltre che da tutti gli uffici e i punti di ristoro degli stabilimenti di Volvo Cars in Cina, Belgio, Stati Uniti, Svezia e Malesia. Volvo Cars stima che solo nel 2018 l’iniziativa porterà a sostituire oltre 140 tonnellate di articoli in plastica monouso con prodotti realizzati con materiali alternativi. Nel corso del 2019, saranno quindi le sedi commerciali locali della Casa a sostituire tutte le plastiche monouso utilizzate nell’ambito delle attività operative, ad inclusione degli eventi locali.

 

A più lungo termine, Volvo Cars ha annunciato che entro il 2025, il 25 per cento delle plastiche utilizzate per la costruzione delle nuove auto proverrà da materiali riciclati. Un importante contributo all’approccio circolare ai temi della sostenibilità che avrà un impatto positivo significativo sulla riduzione dei rifiuti plastici nei mari.

 

 “L’inquinamento da plastica è una delle grandi sfide ambientali del nostro tempo,” ha dichiarato Stuart Templar, Responsabile della Sostenibilità presso Volvo Cars. “Prendiamo molto seriamente la responsabilità che abbiamo in questo senso. Dobbiamo fare la nostra parte per contribuire alla soluzione di questo problema che riguarda il mondo intero.”

 

Impegno globale a favore della sostenibilità

Volvo Cars è fortemente impegnata a ridurre l’impatto ambientale sia dei suoi prodotti sia delle sue attività operative. Nel 2017, Volvo Cars è stata la prima Casa automobilistica ad annunciare un programma di elettrificazione di tutti i nuovi veicoli Volvo lanciati dopo il 2019. Una strategia ulteriormente rafforzata dalla Casa, che ha dichiarato quest’anno il suo obiettivo di arrivare entro il 2025 a un fatturato globale costituito fino al 50% da vetture completamente elettriche.

 

Per quando riguarda le attività operative, Volvo Cars punta a una produzione senza effetti sull’ambiente entro il 2025. Nel gennaio di quest’anno, lo stabilimento di Skövde, in Svezia, specializzato nella costruzione dei motori, è diventata la prima unità produttiva del Gruppo senza conseguenze sul clima.

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