La miope stangata fiscale sull’auto aziendale, nella nuova formulazione anticipata dalle dichiarazioni del Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, rafforza il suo impatto depressivo sul mercato dell’auto a partire dal 2020 e il prossimo anno determinerà minori entrate per l’Erario e gli Enti Locali per oltre 1 miliardo di euro, ben superiori alle maggiori entrate di 300 milioni di euro stimati dal MEF. Le aziende prorogheranno i contratti in essere, rinunciando a nuove immatricolazioni. Un vero e proprio autogol dal punto di vista economico ed ambientale, che inciderà pesantemente su un settore, quello dell’auto aziendale, che oggi può contare su una flotta di veicoli sicuri e #green (nel solo noleggio tutti veicoli sono Euro6).
E’ questo il commento dell’ANIASA, l’Associazione che in Confindustria rappresenta il settore del noleggio veicoli,alla nuova formulazione della tassa sull’auto aziendale in Legge di Bilancio allo studio del Ministero dell’Economia.
La rivisitazione della misura se da una parte riduce, almeno per il primo anno, il numero dei lavoratori che saranno toccati dalla penalizzazione, dall’altro, conferma il miope impatto depressivo sull’ambiente, sulle entrate erariali e sull’intera filiera #automotive, che da anni sta vivendo una fase critica:
“Chiediamo al Governo un nuovo incontro con cui aprire un reale confronto, come più volte annunciato dal Ministro Gualtieri, sulla misura”, dichiara Massimiliano Archiapatti – Presidente di #aniasa, “Le nostre analisi evidenziano le pesanti ricadute ambientali, sul mercato #automotive e sull’erario che fanno di questo provvedimento un vero e proprio autogol. Se l’obiettivo del Governo è fare cassa con l’auto aziendale, ribadiamo la nostra ricetta sicura: ripristinare il superammortamento per le auto ad uso strumentale, una misura che nel recente passato ha restituito per ogni euro di super-ammortamento concesso 3 euro di entrate per lo Stato e gli enti locali”.
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