Cookie Consent by Free Privacy Policy website Commercio: coldiretti, nel 2020 cresce solo export cibo e medicine
settembre 17, 2020 - Coldiretti

Commercio: coldiretti, nel 2020 cresce solo export cibo e medicine

Per effetto dell’emergenza Covid nel 2020 crescono solo le esportazioni Made in Italy dell’agroalimentare e delle medicine mentre si registrano riduzioni in tutti gli altri settori. E’ quanto emerge da una analisi della #coldiretti sulla base dei dati #istat relativi ai primi sette mesi del 2020. In controtendenza rispetto all’andamento generale l’alimentare – sottolinea la #coldiretti - fa registrare infatti un aumento del 3,5% secondo solo a quello dei prodotti farmaceutici con 10,9%. Una resistenza alla crisi sui mercati esteri che ha fatto diventare la filiera #agroalimentare con 538 miliardi di valore la prima ricchezza del Paese reagendo meglio degli altri settori al drammatico impatto della pandemia da Covid-19. Quella #agroalimentare è una realtà allargata dai campi agli scaffali che garantisce – evidenzia la #coldiretti – 3,8 milioni di posti di lavoro e vale il 25% del Pil grazie all’attività, tra gli altri, di 740mila aziende agricole, 70mila industrie alimentari, oltre 330mila realtà della ristorazione e 230mila punti vendita al dettaglio. Una rete diffusa lungo tutto il territorio che – spiega la #coldiretti – viene quotidianamente rifornita dalle campagne italiane dove stalle, serre e aziende continuano a produrre nonostante le difficoltà legate alla pandemia. “L’emergenza globale provocata dal coronavirus ha fatto emergere una consapevolezza diffusa sul valore strategico rappresentato dal cibo e sulle necessarie garanzie di qualità e sicurezza” afferma il Presidente della #coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che l’Italia può contare su una risorsa da primato mondiale ma deve investire per superare le fragilità presenti e difendere la sovranità alimentare e ridurre la dipendenza dall’estero per l’approvvigionamento in un momento di grandi tensioni internazionali”. L’Italia può contare – riferisce la #coldiretti – sulla leadership indiscussa nella Ue per la qualità alimentare con 305 specialità Dop/Igp/Stg, compresi grandi formaggi, salumi e prosciutti, riconosciute a livello comunitario e 415 vini Doc/Docg, 5155 prodotti tradizionali regionali censiti lungo la Penisola, la leadership nel biologico con oltre 60mila aziende agricole biologiche e il primato della sicurezza alimentare mondiale con il minor numero di prodotti agroalimentari con residui chimici irregolari. E l’Italia è anche leader nella biodiversità. Sul territorio nazionale – spiega la #coldiretti – ci sono 504 varietà iscritte al registro viti contro le 278 dei cugini francesi e 533 varietà di olive contro le 70 spagnole. Il Belpaese – conclude la #coldiretti – è il primo produttore UE di riso, grano duro e vino e di molte verdure e ortaggi tipici della dieta mediterranea come pomodori, melanzane, carciofi, cicoria fresca, indivie, sedano e finocchi. E anche per quanto riguarda la frutta primeggia in molte produzioni importanti: dalle mele e pere fresche, dalle ciliegie alle uve da tavola, dai kiwi alle nocciole fino alle castagne.