Cookie Consent by Free Privacy Policy website #FORUMAutoMotive: “Senza regole più stringenti per la micromobilità, resta alto il rischio incidenti e caos nelle strade cittadine”
ottobre 28, 2020 - ForumAutoMotive

#FORUMAutoMotive: “Senza regole più stringenti per la micromobilità, resta alto il rischio incidenti e caos nelle strade cittadine”

Mancano oggi norme chiare per regolamentare l’ingresso delle nuove forme di micromobilità nelle nostre città. Sempre più spesso si registrano incidenti, anche gravi, che vedono protagonisti questi mezzi.

Il mondo delle Case Automobilistiche procede verso una rappresentanza unica: UNRAE e ANFIA stanno valutando un progetto di fusione.

All’imprenditore del settore #automotive e Presidente di Anfia, Paolo Scudieri, è stato consegnato il premio "Personaggio dell’anno 2020 per #FORUMAutoMotive.

Al Sindaco di Genova, Marco Bucci, è stata consegnato il Premio Internazionale Dekra per la realizzazione del Ponte di Genova”. 

Sono questi i principali temi trattati nel corso dell’evento organizzato da #FORUMAutoMotive, il movimento di opinione sui temi legati alla mobilità a motore promosso dal giornalista Pierluigi Bonora, svoltosi in modalità digitale, in diretta su Facebook e Linkedin, a causa delle restrizioni determinate dalla pandemia. 

Di seguito i principali spunti sollevati dai relatori delle tre tavole rotonde.

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Premio "Personaggio dell’anno 2020 per #FORUMAutoMotive” a Paolo Scudieri

Scudieri: “fusione FCA - PSA una grande occasione per la componentistica italiana”

“Fusione UNRAE - ANFIA, si può fare”

Dopo il saluto iniziale di Alessandro Galimberti, Presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Lombardia, Pierluigi Bonora, giornalista e promotore di #FORUMAutoMotive, ha intervistato  l’imprenditore del settore #automotive e Presidente di Anfia, Paolo Scudieri, insignito del premio "Personaggio dell’anno 2020 per #FORUMAutoMotive” .

Scudieri è stato sollecitato sui principali temi di attualità in ambito #automotive e non solo. Queste le sue principali dichiarazioni: “In questa fase è necessario non enfatizzare oltremodo le cattive notizie correlate alla pandemia, ma mettere in luce anche le opportunità positive che pure esistono nel contrasto del virus. Oggi per i Gruppi #automotive è necessario collegarsi a centri di ricerca ed essere al passo con la transizione tecnologica, protagonista nel mondo dell’auto. A livello mondiale alcuni mercati, come quello cinese, stanno proseguendo la propria corsa, lo stesso Brasile continua a produrre a pieno ritmo, rispetto all’Europa in crisi. La fusione FCA - PSA costituisce una grande opportunità per affrontare in modo efficace temi come la mobilità elettrice, ibrida e autonoma; una grande opportunità anche per l’indotto della componentistica italiana che si dovrà confrontare con i competitor francesi. E’ oggi sensato pensare a un unico soggetto associativo che metta insieme UNRAE e ANFIA, ci lavoreremo ampliando gli obiettivi. Il nostro obiettivo, come Gruppo Adler (70 stabilimenti in 30 paesi, 4 centri di ricerca), è creare comfort all’interno e all’esterno dell’auto, anche con materiale riciclato che ritorna materia prima. Dai tessuti elaborati per i costumi di Federica Pellegrini abbiamo dato vita al comparto delle mascherine, che di fatto in Italia era sconosciuto; lo abbiamo fatto con due nostri stabilimenti e a oggi ne abbiamo realizzate milioni. E quando finirà il ciclo delle mascherine, produrremo materassini fonoassorbenti”.

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“Mobilità "green", #auto storiche e Limited Edition come opportunità di investimento”

Cresce l’appel dei "green bond" per Case #auto e investitori

Il direttore di Bloomberg News Milano, Tommaso Ebhardt, ha moderato il talk show su mobilità #green, #auto storiche e limited edition.

Da sempre l’acquisto dell’auto”, ha sottolineato Gabriele Gambarova, Analista e Responsabile Ricerca di Banca Akros, “è guidato dalle prospettive economiche e di reddito. La pandemia e la connessa incertezza rischiano di avere effetti estremamente negativi per l’automotive, anche sotto il profilo finanziario”.

Le Case automobilistiche iniziano a lanciarsi nel campo dei #green bond, un nuovo strumento finanziario, ha evidenziato Flavia Carletti, giornalista de Il Sole 24 Ore Radiocor, “utilizzato dai car maker per ridurre le emissioni. L’emissione di questi bond ha riscosso buoni feedback anche da parte del pubblico”.

Alessio Gerbella, Responsabile delle Gestioni Patrimoniali Family Office di Banca Generali, ha evidenziato come “i clienti cercano cambiamento e il settore dell’auto si presta a investimenti. I titoli delle Case #auto riscuotono deciso interesse. Al momento sta crescendo presso gli investitori l’appeal per i #green bond, anche #automotive, a fronte di una crescente offerta”.

E’ toccato poi a Franco Fenoglio, Presidente e Amministratore Delegato di Italscania, sottolineare come i #green bond siano di fondamentale importanza anche per i veicoli industriali: “Cerchiamo di misurare le emissioni del parco veicoli dei nostri clienti per ridurre il loro impatto ambientale. Il nostro obiettivo è di avere meno camion sulle strade, organizzando meglio il trasporto ed evitando i carichi a vuoto tramite l’interconnessione”.

Roberto Russo, Amministratore Delegato di Assiteca Sim, ha osservato la crescita della domanda di #green bond: “Per scegliere un profilo obbligazionario, non bisogna lasciarsi attrarre esclusivamente dall’appeal per il #green, ma affidarsi agli obiettivi reddituali e a un’accurata valutazione del profilo di rischio”.

Roberto Giolito, FCA Head Emea Heritage, ha ricordato come nasce il progetto FCA Heritage: “Si tratta di un’iniziativa molto versatile con cui si valorizza la storia del brand e si asseconda la passione degli automobilisti, associando le vetture per marchio o per attitudini”.

Il focus sulle #auto storiche è stato affidato ad Alberto Scuro, Presidente di ASI: “Il COVID ha bloccato il nostro mondo delle #auto storiche, fermando gli eventi. L’incertezza generalizzata ha fatto flettere le compravendite di questi veicoli, anche per la riduzione delle possibilità di loro utilizzo, ma sono sicuro che la passione continuerà a battere”.

Andrea Levy, Presidente di Milano Monza Open Air Motorshow, si è soffermato sul tema Saloni: “C’è voluto tempo per convincere le Case a presentarsi tutte nella stessa maniera in una Salone diffuso, ma portare #auto in mezzo alla città, tra il pubblico variegato è stata scelta vincente, ripresa ora anche da altri. Con il Sindaco di Torino mai nessun problema, con la giunta allargata si è prodotta una frattura e ora siamo felici di essere approdati a Milano, in attesa di proporre il nostro evento quando le condizioni legate alla pandemia lo permetteranno”.

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“Città e trasporto pubblico nell'anno del Covid-19: se la mobilità dolce rischia di diventare amara”

Regole più stringenti per le nuove forme di micromobilità per evitare incidenti e caos in strada  

Il secondo talk show, moderato da Pierluigi Bonora e Geronimo La Russa, Presidente di ACI Milano, si è focalizzato sui rischi collegati all’ingresso della cosiddetta mobilità dolce negli scenari cittadini.

La Russa ha sottolineato: “Se sai di poter essere sanzionato ti comporti meglio, ma oggi non siamo in questa situazione. I cittadini sono disorientati, non sanno come usare tutte queste novità, a partire dai monopattini. Togliere le #auto dalle strade non è possibile. Tutti vogliamo una città più vivibile. Ben vengano le limitazioni quando ci saranno le alternative. Sperimentazione si, ma senza fretta”.

Ad aprire il confronto Roberto Sgalla, Esperto in Sicurezza Stradale, che ha sottolineato: “La parte normativa ha bisogno di interventi regolamentari su vari aspetti, tra questi la promiscuità delle piste ciclabili. Va superata la fase emergenziale e sperimentale, e va limitata la circolazione di mezzi troppo rischiosi (ad esempio il segway). Va perseguita la sicurezza attraverso targa, assicurazione e casco per gli utenti di queste nuove forme di mobilità”.

Di parere diverso Marco Granelli, Assessore alla Mobilità di Milano: “Le regole che esistono sono chiare e regolamentano al meglio la mobilità. Milano sta lavorando per decongestionare, costruendo grandi infrastrutture (anche sui percorsi della metropolitana) e cercando un nuovo equilibrio in strada tra i diversi mezzi per ridurre il traffico. A esempio, in Corso Buenos Aires è raddoppiato il numero delle bici in circolazione, proprio perché abbiamo offerto un’alternativa”.

Fabrizio De Pasquale, Capogruppo di Forza Italia in Comune di Milano, si è inserto nel dibattito: “Le norme contenute nella modifica del Codice della Strada, inserite nel DL Semplificazione, hanno superato il confronto parlamentare arrivando a un provvedimento frettoloso che contiene le richieste dei Comuni. L’errore è stato lanciare proposte di mobilità sostenibile, come i monopattini, prima di avere un chiaro quadro regolamentare e di controlli. Ora i Comuni devono obbligare le società che noleggiano monopattini a rispettare regole stringenti.”

La nuova pista ciclabile a Corso Buenos Aires”, ha sostenuto Carlo Monguzzi, Consigliere Comunale di Milano, “al centro di una forte polemica iniziale, oggi funziona e non crea problemi. Spesso i cambiamenti sulla mobilità generano eccessivo clamore da parte della comunità cittadina. Le nostre recenti scelte sono legate alla volontà di ridurre i flussi di #auto in città per limitare l’inquinamento”.

Edoardo Dubini, Presidente di MuoverMi, ha dichiarato “Area B è una grandissima vittoria per automobilisti e per chi lavora a Milano. L’inquinamento delle #auto oggi è decisamente sceso rispetto al passato. Sui monopattini siamo ancora indietro rispetto ad altri Paesi e dovrebbero arrivare regole chiare entro metà novembre ”.

Sulle nuove forme di mobilità si è soffermato Francesco Caliari, Direttore Generale Confindustria-Ancma: “In realtà le regole per i monopattini esistono, quel che manca sono i controlli. Nella foga di ridisegnare la mobilità di Milano, è mancata una fase di sperimentazione e una gradualità di approccio, oltre a un’adeguata comunicazione ai cittadini sulle novità apportate”.

Pierluigi Bonora ha  affermato: “Legittimo cercare di decongestionare il traffico nelle città, ma senza penalizzare tout court  chi utilizza il mezzo privato per lavoro e regioni legate a esigenze particolari. Contro l'auto è stata scatenata una campagna di odio ingiustificata e figlia della pura demagogia. Ci vuole buon senso ed equilibrio, e soprattutto rispetto delle regole. Chi compie violazioni al Codice della strada, anche se con un mezzo appartenente alla micromobilità, dev'essere perseguito severamente. No ai due pesi e alle due misure. Inoltre, i nuovi provvedimenti legati alla viabilità non devono essere improvvisati, bensì studiati attentamente e in funzione di tutti gli utenti della strada". 

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Terza edizione del Premio internazionale “Dekra Road Safety Award” al Sindaco di Genova, Marco Bucci

“Ponte di Genova un modello per tornare a essere protagonisti a livello mondiale”

Toni Purcaro, Presidente di DEKRA Italia e Head of DEKRA Region Central East Europe & Middle East, ha conferito il Premio “Dekra Road Safety Award” al Sindaco di Genova, Marco Bucci, per la realizzazione del nuovo Ponte di Genova. Purcaro ha evidenziato come quest’anno Dekra abbia voluto puntare l'attenzione, in particolare, sul fronte delle infrastrutture in generale e il Ponte di Genova, nello specifico, per il contributo fattivo in termini di sicurezza che possono portare verso il traguardo di morti zero sulle strade.

Marco Bucci, Sindaco di Genova, intervenuto in video: “Per me è un grande onore riceve questo premio, un riconoscimento per tutti i genovesi e tutti quelli che hanno contribuito a realizzare questa grande opera. Realizzare un’opera in tempi rapidi dovrebbe essere la normalità e deve tornare a essere la normalità nel nostro Paese. L’esempio del Ponte di Genova deve costituire un riferimento per tornare protagonisti come economia mondiale”.

A ritirare il premio Pietro Floreani, Sub-commissario della struttura commissariale e ricostruzione viadotto Polcevera, che ha fatto eco al Sindaco evidenziando come, "dobbiamo tornare come Paese a essere bravi costruttori di infrastrutture. Il merito di quest’opera è stato di non lasciare l’esecuzione dei lavori all’esecutore, ma di seguirli in prima persona passo dopo passo, fino alla consegna definitiva”.

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