Cookie Consent by Free Privacy Policy website FederBio esprime profondo cordoglio per la scomparsa del Professor Marcello Buiatti, figura di riferimento nella ricerca scientifica a supporto dell’agroecologia
ottobre 30, 2020 - Federbio

FederBio esprime profondo cordoglio per la scomparsa del Professor Marcello Buiatti, figura di riferimento nella ricerca scientifica a supporto dell’agroecologia

Bologna 30 ottobre 2020 – #federbio si unisce al dolore della famiglia e della comunità scientifica per la scomparsa all’età di 83 anni di #marcellobuiatti, studioso ed ex professore ordinario di genetica dell’Università di Firenze.

Da sempre impegnato nella ricerca, ha combattuto fortemente nella lotta contro gli OGM in agricoltura. Autore di numerose pubblicazioni scientifiche, il Professor Buiatti ha coniugato la sua attività lavorativa con un costante impegno personale a sostegno di un’agricoltura sana e rispettosa dell’ambiente e delle comunità.

 Punto di riferimento della “Coalizione Italia-Europa Liberi da OGM”, ha lavorato per favorire un approccio etico alla genetica e per la tutela delle varietà autoctone anche come membro della Commissione Biodiversità del Ministero delle Politiche Agricole. L’impegno profuso in questo campo si è rivelato fondamentale per tutto il settore biologico.

“Ho avuto la fortuna di collaborare con #marcellobuiatti per circa 30 anni e considero i suoi studi fondamentali per tutto il mondo biologico. Abbiamo condiviso la battaglia per escludere gli OGM dall'agricoltura italiana e per la tutela della biodiversità.
Dimostrava una straordinaria disponibilità umana verso tutti ed ero legata a lui da una sincera amicizia.
Con la scomparsa di Marcello perdiamo una figura scientifica di rilevanza internazionale che metteva la sua conoscenza al servizio dell’intera comunità. Tutti coloro che sono impegnati nello sviluppo di un modello di agricoltura sostenibile e per un diverso rapporto tra scienza e società hanno un enorme debito di riconoscenza nei suoi confronti”, ha commentato Maria Grazia Mammuccini, presidente di FederBio.