Cookie Consent by Free Privacy Policy website La sostenibilità ambientale al centro della seconda edizione del Salone Nautico Venezia: tra proposte e nuove tecnologie
maggio 31, 2021 - Salone Nautico Venezia

La sostenibilità ambientale al centro della seconda edizione del Salone Nautico Venezia: tra proposte e nuove tecnologie

Con la risoluzione 72/73 del 2017 le Nazioni Unite hanno dichiarato il 2021 – 2030 il “Decennio delle Scienze del Mare per lo Sviluppo Sostenibile” mirando a mobilitare la comunità scientifica, i governi, il settore privato e la società civile intorno a un programma comune di ricerca e di innovazione tecnologica per un oceano pulito, sano, predicibile nelle sue condizioni attuali e future, sicuro, sostenibile, trasparente e fonte di ispirazione.

Venezia, 31 maggio 2021 – La tutela del mare, degli oceani e dell’acqua in genere come risorsa primaria del pianeta Terra. La #sostenibilita ambientale è il fil-rouge della seconda edizione del #salonenauticovenezia, che in questi giorni vede esperti internazionali confrontarsi sul tema della salvaguardia dell’acqua dalle minacce che negli ultimi anni si sono fatte sempre più consistenti. L’obiettivo è la ricerca di azioni concrete per sviluppare meccanismi efficaci di tutela e protezione delle aree marine e costiere più sensibili, oltre alla necessità di far crescere una nuova cultura marittima.

“La #sostenibilita è il fil rouge delle conferenze del Salone – spiega il direttore scientifico del #salonenauticovenezia, Carlo Nuvolari - la #sostenibilita è un problema globale, ma che se ne parli qui a Venezia, una città molto esposta, è molto importante. L’Arsenale di Venezia è sempre stato al centro di studio, innovazione e #tecnologia: continuiamo a parlarne e facciamo in modo che questo si ripeta”. Lo ha detto al termina del convegno dedicato a “Yacht Design e Sostenibilità”, che ha 
visto la partecipazione di diversi attori e della produzione e del design che hanno esplorato le diverse posizioni riguardo la riduzione dell’impatto ambientale in mare.

La conclusione “trasversale” dei diversi interventi è che non basta dire “elettrico” per cambiare segno all’impatto, ma che bisogna considerare tutto il percorso di vita della nave o imbarcazione che sia, dalla sua costruzione al consumo di energia. Una seria valutazione porta a sorprese nei confronti dei vecchi idrocarburi. Alla mattina di lavori hanno partecipato Cesare Malagrida di ABB, Thomas Kunstedt di Ostseestal, Norberto Barlocco di Siemens Energy, Ilan Gonen di Omer Wing Sails, Sean Mc Cartan della Coventry University, Giorgio Gallo del RINA, Marko Pas di Pegasus Yacht e Erik Eklund di Candela Speed Boats. 

Proprio perché la salute umana, la sicurezza alimentare, i cambiamenti climatici sono indissolubilmente legati all’oceano e alla sua salute, gli oceani sono stati al centro della discussione del convegno “Oceani sunt servandi”, organizzato dalla Marina Militare Italiana: sono state due giornate di studio e approfondimento sui temi legati alla protezione degli oceani quale 
risorsa imprescindibile del vivere umano, che ha visto partecipare un un panel molto ricco.

Maggiori informazioni nel comunicato stampa da scaricare