Cookie Consent by Free Privacy Policy website Clima: Coldiretti, vertice ONU in estate più bollente sulla terra
settembre 20, 2021 - Coldiretti

Clima: Coldiretti, vertice ONU in estate più bollente sulla terra

Il summit Onu sul clima si svolge al termine di una estate 2021 che si classifica dal punto di vista climatologico come la più calda mai registrata sulla superficie della terra con una temperatura addirittura superiore di 1,38 gradi rispetto alla media del ventesimo secolo. E' quanto emerge dall'analisi della #coldiretti su dati Noaa il National Climatic Data Centre che registra le temperature mondiali dal 1880. Se si considerano insieme alla terraferma anche gli oceani la temperatura – precisa la #coldiretti – è stata comunque di 0,90 gradi superiore alla media storica sul Pianeta.

La situazione è preoccupante anche in #italia dove l'estate 2021 entra nella top ten delle piu' calde da 210 anni con la colonnina di mercurio che è salita di ben 1,55 gradi rispetto alla media storica secondo l'analisi della #coldiretti sulla base dei dati Isac Cnr relativi all'estate climatologica 2021. Continua dunque anche quest'anno – prosegue la #coldiretti – la tendenza all' innalzamento della colonnina di mercurio ormai strutturale in #italia dove la classifica degli anni più caldi negli ultimi due secoli si concentra nell'ultimo periodo e comprende nell'ordine – precisa la #coldiretti – il 2018, il 2020, il 2015, il 2014, il 2019 e il 2003. Il cambiamento climatico si è caratterizzato peraltro con una evidente tendenza alla tropicalizzazione che – continua la #coldiretti – si manifesta con una più elevata frequenza di eventi violenti, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi. L'estate 2021 è stata infatti segnata da quasi 1300 i nubifragi, le bombe d'acqua, trombe d'aria, grandinate e tempeste di fulmini con un aumento del 58% rispetto allo scorso anno ed effetti devastanti su città e campagne da nord a sud della Penisola, secondo l'analisi di #coldiretti su dati Eswd.

Gli effetti– sottolinea la #coldiretti – si sono già fatti sentire con il divampare degli incendi e una drastica riduzione dei ghiacciai. A preoccupare – continua la #coldiretti – è anche l'innalzamento dei livelli del mare che secondo lo studio dell'Ingv (Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia) farà crescere il livello del Mediterraneo di 20 centimetri entro il 2050 con punte di 82 centimetri nella zona della laguna di Venezia, con effetti devastanti per la città. Ma gli effetti si fanno già sentire sulle coltivazioni con l'acqua salata che sta penetra nell'entroterra e brucia le coltivazioni nei campi e costringe all'abbandono l'attività agricola alla foce del Po, per la risalita del cuneo salino, ossia l'infiltrazione di acqua salata lungo i corsi dei fiumi, rende inutilizzabili le risorse idriche e gli stessi terreni agricoli.

Uno scenario già in atto che – continua la #coldiretti – aggrava le perdite provocate dai cambiamenti climatici all'agricoltura italiana pari a 14 miliardi di euro negli ultimi dieci anni per i danni provocati alle coltivazioni e alle strutture. L'agricoltura è l'attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici, ma è anche il settore più impegnato per contrastarli – sottolinea la #coldiretti – si tratta di una nuova sfida per le imprese agricole che devono interpretare le novità segnalate dalla climatologia e gli effetti sui cicli delle colture, sulla gestione delle acque e sulla sicurezza del territorio. "Per fare ciò un intervento strategico è la realizzazione di infrastrutture a partire dai bacini di accumulo, proposto dalla #coldiretti e non a caso inserito nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) varato dal Governo Draghi" ha affermato il presidente della #coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che "con i bacini potremmo arrivare a trattenere l'acqua portandola risorsa idrica dove non c'è, con la possibilità di aumentare le rese e combattere il dissesto idrogeologico. L'idea è di "costruire" senza uso di cemento – conclude la #coldiretti – per ridurre l'impatto l'ambientale laghetti in equilibrio con i territori, che conservano l'acqua per distribuirla in modo razionale ai cittadini, all'industria e all'agricoltura, con una ricaduta importante sull'ambiente e sull'occupazione.

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