Si apre ad Ecomondo la due giorni strategica per indicare le politiche necessarie per sostenere la transizione #green. Focus quest’ anno sulla digitalizzazione. Ronchi: “per l’ Italia la transizione ecologica è un’occasione”
Roma, 25 ottobre 2021 - Prende il via domani la decima edizione degli #statigeneralidellagreeneconomy, una due giorni strategica per mettere a fuoco le politiche e le misure necessarie per sostenere la transizione ecologica e centrare gli obiettivi climatici europei. Un’ attenzione particolare riguarda, quest’ anno, la trasformazione digitale, pilastro del #green Deal e importante per lo sviluppo della #green economy: un maggiore e migliore utilizzo della digitalizzazione è indispensabile, infatti, per realizzare i cambiamenti decisivi della transizione ecologica.
Il tema, Dieci anni di #green Economy italiana: i risultati raggiunti e il ruolo strategico al 2030 è il filo conduttore dell’ edizione 2021 degli Stati Generali della #green Economy che prendono il via il 26 e 27 ottobre a Rimini nell’ambito di Ecomondo-Key Energy, organizzati dal Consiglio Nazionale della #green Economy, composto da 68 organizzazioni di imprese, in collaborazione con il Ministero della Transizione Ecologica e la Commissione europea e con il supporto tecnico della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile.
Questa decima edizione che si svolge alla vigilia della Cop 26 per il clima e coincide con l'avvio del Piano nazionale di ripresa e resilienza e, più in generale, con le misure di rilancio dell'economia italiana dopo la recessione causata dalla pandemia, è tutta proiettata a mettere a fuoco il percorso da intraprendere nei prossimi dieci anni per raggiungere il nuovo target europeo di taglio delle emissioni del 55% al 2030 rispetto al 1990.
“La crisi climatica sta accelerando – ha dichiarato Edo Ronchi, Presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile- l’unico modo per fermarla è che un gruppo di Paesi avvii una rapida decarbonizzazione spingendo così i ritardatari ad inseguire . Per l’Italia la transizione ecologica è un’occasione da non perdere per recuperare i suoi ritardi”.
La trasformazione digitale e transizione ecologica
La Relazione sullo stato della #green Economy in Italia, oltre a fotografare lo stato di salute delle tematiche strategiche della #green economy, quest’anno contiene un focus sul rapporto fra la trasformazione digitale e la transizione ecologica. La crescita della digitalizzazione comporta, è vero, rilevanti consumi di energia e di materiali, ma l’International Telecommunication Union, un organismo delle Nazioni Unite, stima un potenziale di riduzione delle emissioni di CO2 al 2030 generato dalle soluzioni Ict pari al 20% delle emissioni di CO2, circa 12 GtCO2, molto superiori alle emissioni connesse ai consumi elettrici del settore: lo sviluppo della digitalizzazione è quindi un fattore rilevante anche per arrivare a un’economia climaticamente neutrale. L’ Italia non primeggia in Europa per le performance in tecnologie digitali. Secondo un’indagine della Commissione europea risulta, infatti, sotto la media della classifica europea e in coda per la digitalizzazione, davanti solo a Romania, Grecia e Bulgaria. Il ritardo dell’Italia nella digitalizzazione, rispetto agli altri grandi Paesi europei, è un gap da superare per realizzare la transizione ecologica, per gli alti potenziali dell’impiego della digitalizzazione nella transizione energetica climaticamente neutrale, nello sviluppo dell’economia circolare, nella mobilità urbana sostenibile, nelle #green city e nell’agricoltura di qualità ecologica.
© Copyright 2024