Cookie Consent by Free Privacy Policy website Clima: Coldiretti, è primavera dopo il v inverno piu' caldo di sempre
marzo 21, 2022 - Coldiretti

Clima: Coldiretti, è primavera dopo il v inverno piu' caldo di sempre

IN EUROPA STAGIONE BOLLENTE DI 2,01 GRADI SUPERIORE ALLA MEDIA

E' #primavera dopo un inverno che si classifica dal punto di vista climatologico come il quinto più caldo a livello planetario con una temperatura combinata della terra e della superficie degli oceani superiore di +0,84 gradi la media del ventesimo secolo. E' quanto emerge dall'analisi della #coldiretti su dati Noaa il National Climatic Data Centre che registra le temperature mondiali dal 1880 ed evidenzia che da allora la temperatura dell'inverno è aumentata in media di 0,08 gradi per decennio ma con un valore quasi doppio (+0.15 gradi) dal 1981. Una conferma della tendenza al #surriscaldamento – sottolinea la #coldiretti - viene anche dai dati dell'Europa dove la temperatura media dell'ultimo inverno è stata addirittura di 2,01 gradi superiore alla media. In Italia – continua la #coldiretti – l'inverno è stato particolarmente secco con 1/3 in meno di pioggia ma ha fatto anche registrare una temperatura media superiore di 0,49 gradi con anomalia che ha raggiunto la punta di quasi un grado (+0,97 gradi) nelle regioni del nord dove si registra una gravissima #siccità con le precipitazioni che sono addirittura praticamente dimezzate, secondo elaborazioni #coldiretti sulla base dei dati Isac Cnr.

Il caldo fuori stagione – sottolinea la #coldiretti – ha stravolto completamente i normali cicli colturali e di conseguenza anche le offerte stagionali presenti su scaffali e bancarelle in questo periodo dell'anno con l'arrivo delle gustose primizie, dagli asparagi alle fragole, dai piselli alle fave, dai carciofi alle zucchine. Nelle campagne il caldo anomalo – continua la #coldiretti – ha provocato il "risveglio" anticipato della natura con le margherite e le primule sbocciate nei campi e mandorli, albicocchi e pesche  in fioritura e quindi particolarmente sensibili all'arrivo del freddo e del maltempo che rischia di compromettere i prossimi raccolti di frutta. Ma l'inverno – continua la #coldiretti – ha anche lasciato l'Italia del nord a secco con l'allarme #siccità nelle campagne dopo che a febbraio si è aggravato il deficit idrico con un taglio delle precipitazioni che va dall' 87% in meno in Piemonte fino al - 52% in Veneto  La #siccità nella pianura padana – precisa la #coldiretti - minaccia oltre il 30% della produzione agricola nazionale, fra pomodoro da salsa, frutta, verdura e grano, e la metà dell'allevamento che danno origine alla #food valley italiana conosciuta in tutto il mondo. Al nord il fiume Po in secca al Ponte della Becca è sceso a -3,27 metri, più basso che a Ferragosto ed è rappresentativo della situazione di sofferenza in cui versano tutti i principali corsi d'acqua al nord come d'estate ma anomalie si vedono anche nei grandi laghi che hanno percentuali di riempimento che vanno dal 6% di quello di Como al 31% del Maggiore, secondo il monitoraggio della #coldiretti. Nella pianura padana le coltivazioni seminate in autunno sottolinea #coldiretti – come orzo, frumento e loietto iniziano ora la fase di accrescimento che rischia di essere compromessa dalla #siccità.

Ma a preoccupare è anche lo sviluppo dei prati destinati all'alimentazione degli animali perché se le condizioni di secca dovessero continuare, gli agricoltori saranno costretti a intervenire con le irrigazioni di soccorso dove sarà possibile. Dall'altra parte nei prossimi giorni partiranno le lavorazioni per la semina del mais, del girasole e della soia, ma con i terreni aridi e duri le operazioni potrebbero essere più che problematiche. Una situazione che conferma come la #siccità sia diventata la calamità più rilevante per l'agricoltura italiana con un danni stimati in media in un miliardo di euro all'anno soprattutto per le quantità e la qualità dei raccolti, secondo l'analisi #coldiretti. Per risparmiare l'acqua, aumentare la capacità di irrigazione e incrementare la disponibilità di cibo per le famiglie è stato elaborato e proposto insieme ad Anbi un progetto concreto immediatamente cantierabile nel Pnrr – sottolinea #coldiretti – un intervento strutturale reso necessario dai cambiamenti climatici caratterizzati dall'alternarsi di precipitazioni violente a lunghi periodi di assenza di acqua, lungo tutto il territorio nazionale. Il progetto – conclude la #coldiretti – prevede la realizzazione di una rete di piccoli invasi con basso impatto paesaggistico e diffusi sul territorio, privilegiando il completamento e il recupero di strutture già presenti, progettualità già avviata e da avviarsi con procedure autorizzative non complesse, in modo da instradare velocemente il progetto e ottimizzare i risultati finali. L'idea è di "costruire" senza uso di cemento per ridurre l'impatto l'ambientale laghetti in equilibrio con i territori, che conservano l'acqua per distribuirla in modo razionale ai cittadini, all'industria e all'agricoltura, con una ricaduta importante.