Cookie Consent by Free Privacy Policy website Al convegno "2050 E CALORE RINNOVABILE DAL LEGNO", focus su politiche e azioni concrete per il miglioramento della qualità dell'aria
maggio 05, 2022 - Aiel

Al convegno "2050 E CALORE RINNOVABILE DAL LEGNO", focus su politiche e azioni concrete per il miglioramento della qualità dell'aria

Presentato il nuovo Protocollo d'intesa #Aiel - MITE

Qualità dell'aria e #sostenibilità sono temi centrali per il settore del riscaldamento a biomassa legnosa; imprese, cittadini e istituzioni devono fare fronte comune adottando politiche di sistema efficaci per gestire questa criticità.

Un’occasione per conoscere e valutare le misure realizzate dalle Istituzioni nazionali e regionali dopo la condanna da parte della Corte di Giustizia Europea a causa degli eccessivi superamenti dei limiti di concentrazione degli inquinanti rilevati nell’aria è stata offerta dal convegno “2050 E CALORE RINNOVABILE DAL LEGNO” organizzato da #Aiel in occasione di Progetto fuoco 2002, il maggiore evento internazionale dedicato ai sistemi di riscaldamento a legna e pellet.

Come coniugare una valorizzazione efficiente della risorsa legnosa con il miglioramento della qualità dell’aria in aree cronicamente afflitte da questo problema? Questa la domanda posta dal moderatore del convegno Fabio Romeo (Ispra/Mite) e al centro degli interventi dei rappresentanti delle Regioni che hanno offerto una panoramica sulle azioni messe in campo e gli obiettivi da realizzare sia nel breve sia nel medio-lungo periodo.

Le esperienze delle Regioni del Bacino Padano, illustrate da Gian Luca Gurrieri (Regione Lombardia), Luca Marchesi (Regione del Veneto), Stefania Crotta (Regione Piemonte) e Cecilia Guaitoli (Regione Emilia-Romagna) dimostrano che sono stati compiuti molti passi avanti nella definizione di interventi coordinati per la riduzione dell’emissioni di polveri sottili derivanti dal riscaldamento domestico a biomassa legnosa. Il miglioramento della qualità dell’aria si fonda su 6 punti fondamentali: l’efficienza energetica dei generatori, la corretta installazione e la manutenzione periodica affidata a professionisti qualificati, l’uso di biocombustibili di qualità certificata, il popolamento dei catasti degli impianti termici civili, il potenziamento dei controlli e l’attivazione di campagne di comunicazione per sensibilizzare i cittadini sul corretto utilizzo degli apparecchi.

Delle esperienze delle Regioni del Bacino Padano hanno fatto tesoro anche i rappresentanti di altre aree interessate al miglioramento della qualità dell’aria, anche se in territori più localizzati. Vincenza Giancristiano(Regione Toscana), Laura Bennati (Arpa Lazio), Vitaliano Palomba (Regione Umbria) e Maria Rosaria Della Rocca (Regione Campania), hanno illustrato le politiche mirate delle Regioni per ridurre le emissioni inquinanti in aree geograficamente limitate.

Su questo fronte, hanno un ruolo anche i bandi locali di incentivazione cumulabili con il Conto Termico per la sostituzione degli impianti obsoleti. Le prime esperienze attuate da Piemonte, Lombardia ed Emilia-Romagna hanno consentito di valutarne l’efficacia e i punti di miglioramento.

Il principale strumento per guidare il turn-over tecnologico è il Conto Termico le cui caratteristiche sono state illustrate da Alessandra Galatioto del GSE.

Maggiori informazioni nel comunicato stampa da scaricare

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