Cookie Consent by Free Privacy Policy website Maltempo: Coldiretti, grandine devasta vigneti e frutteti
maggio 25, 2022 - Coldiretti

Maltempo: Coldiretti, grandine devasta vigneti e frutteti

Da siccità a tempeste sale conto danni in campagna, 14 miliardi in dieci anni

Tempeste di #grandine si sono abbattute a macchia di leopardo trasformando le strade in fiumi di ghiaccio e provocando danni nelle campagne su vigneti e frutteti, ortaggi e verdure. E’ quanto emerge dal monitoraggio della #coldiretti sugli effetti dell’ultima ondata di #maltempo con il traumatico passaggio da caldo e siccità al #maltempo con i chicchi di ghiaccio che hanno devastato in particolare il nord Italia, dal #piemonte alla #lombardia fino al #veneto lasciando una scia di danni alle coltivazioni.

In #lombardia i chicchi di ghiaccio – precisa la #coldiretti – hanno mitragliato in particolare la zona a ovest di Milano, soprattutto i comuni di Parabiago, Corbetta, Magenta, Robecco sul Naviglio e in maniera più consistente quello di Arluno con danni alle colture e raccolti compromessi. In alcune zone – spiega la #coldiretti – è stato rovinato fino al 70% dell'orzo in maturazione, spezzate le prime foglie di mais ed è stato colpito il frumento in fase avanzata nella crescita e il riso con il nuovo raccolto 2022.

Segnalazioni di danni anche dalla Bergamasca dove vento e #grandine hanno colpito mais e frumento nell’area tra Treviglio e Calcinate. In #veneto – continua #coldiretti - si registrano danni nel Bassanese, con grandinate che si sono spinte fino a Rosà colpendo tutte le colture: dai vigneti agli asparagi, dagli ortaggi ai cereali, fino ai ciliegi di Marostica, Colceresa e Pianezze. In #piemonte – evidenzia #coldiretti – la #grandine ha devastato in particolare la zona fra Novara e Vercelli con tetti scoperchiati e alberi abbattuti, nella fascia di Saluzzo nel Cuneese colpite le coltivazioni di mirtilli, mentre fra Torino e Ivrea coinvolti vigneti e cereali, dal mais al grano.

La #grandine – sottolinea la #coldiretti – è l’evento più pericoloso nelle campagne per i danni irreversibili che in poche decine di minuti provoca nei campi poiché distrugge le colture già pronte alla raccolta in campo ma anche i frutti sulle piante che vengono feriti o addirittura strappati dagli alberi e buttati a terra dalla violenza della tempesta.

Siamo di fronte in Italia – evidenzia #coldiretti – alle conseguenze dei cambiamenti climatici con il moltiplicarsi di eventi estremi e una tendenza alla tropicalizzazione e il moltiplicarsi di eventi estremi con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense ed il rapido passaggio dal sole al #maltempo che ha fatto perdere – continua la #coldiretti – oltre 14 miliardi di euro in un decennio, tra cali della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne.

L’agricoltura è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici, ma è anche il settore più impegnato per contrastarli – conclude la #coldiretti – si tratta di una nuova sfida per le imprese agricole che devono interpretare le novità segnalate dalla climatologia e gli effetti sui cicli delle colture, sulla gestione delle acque e sulla sicurezza del territorio.

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