Cookie Consent by Free Privacy Policy website Caldo: Coldiretti, cinghiali si tuffano in citta', sono 2,3 mln
agosto 04, 2022 - Coldiretti

Caldo: Coldiretti, cinghiali si tuffano in citta', sono 2,3 mln

Il #caldo opprimente e la #siccita spingono i 2,3 milioni di #cinghiali nelle città dove vanno in cerca di cibo nelle strade e di refrigerio nei corsi d'acqua metropolitani dopo aver fatto piazza pulita in campagna di quel che rimane delle coltivazioni decimate dalla mancanza di acqua e da temperature roventi e costretto gli allevatori ad abbattere migliaia di maiali per il rischio della peste suina. E' l'allarme della #coldiretti in riferimento al cinghiale che, arrivato nelle strade della movida cittadina alla Darsena di Milano, si è buttato nel Naviglio infilandosi poi in cunicolo con 4 squadre di pompieri mobilitate per recuperarlo con dispendio di mezzi e risorse.

Si tratta – spiega #coldiretti – di episodi purtroppo sempre più frequenti che mettono a rischio la sicurezza delle persone in città e campagne, portano malattie, razzolano fra i rifiuti, causano incidenti, spaventano le famiglie tanto che oltre otto italiani su 10 (81%), secondo l'indagine Coldiretti/Ixè, pensano che vada affrontata con il ricorso agli abbattimenti, soprattutto incaricando personale specializzato per ridurne il numero anche perché un italiano adulto su quattro (26%) si è trovato faccia a faccia con questi animali. I branchi – sottolinea #coldiretti - sono diventati anche il principale vettore della peste suina con gli allevatori dal Piemonte alla Liguria fino al Lazio che sono stati costretti ad abbattere migliaia di capi, mettendo a rischio la norcineria nazionale, un settore di punta dell'agroalimentare made in Italy grazie al lavoro di circa centomila persone tra allevamento, trasformazione, trasporto e distribuzione con un fatturato che vale 20 miliardi.

"Negli ultimi anni 800mila ettari di terreni fertili sono stati abbandonati in molti casi proprio a causa della proliferazione della fauna selvatica che danneggia le coltivazioni e la redditività degli agricoltori, terreni che oggi oltre a non essere più produttivi sono esposti all'erosione e al dissesto idrogeologico" ha dichiarato il presidente della #coldiretti #ettoreprandini nel sottolineare che "serve un decreto legge urgentissimo per modificare l'articolo 19 della Legge 157 del 1992 per ampliare il periodo di caccia al cinghiale e dare la possibilità alle Regioni di effettuare piani di controllo e selezione nelle aree protette".

I #cinghiali causano incidenti con morti e feriti e sono un flagello per i campi e per le tavole con la #siccita che – sostiene #coldiretti – ha ulteriormente ad aggravato il deficit alimentare dell'Italia che produce appena il 36% del grano tenero che le serve, il 53% del mais, il 51% della carne bovina, il 56% del grano duro per la pasta, il 73% dell'orzo, il 63% della carne di maiale e i salumi, il 49% della carne di capra e pecora mentre per latte e formaggi si arriva all'84% di autoapprovvigionamento. Mentre con le tensioni internazionali causate dalla guerra in Ucraina sono esplose – evidenzia #coldiretti – le spese degli agricoltori per energia e materie prime.

"È paradossale che con i costi fuori controllo noi dobbiamo spendere di più per coltivare e il raccolto ci vien distrutto dai selvatici – denuncia il presidente della #coldiretti #ettoreprandini –. Ma ci sono anche agricoltori che hanno addirittura perso la vita a causa dei #cinghiali e in un Paese normale ciò non dovrebbe essere possibile". Proprio per fermare l'invasione la #coldiretti ha promosso un'alleanza tra il mondo agricolo e il mondo venatorio e della gestione faunistica con il Comitato Nazionale Caccia e Natura (Cncn).

Si tratta di una grande rete di migliaia di aziende per il monitoraggio e la gestione del territorio nazionale con l'obiettivo di rappresentare un argine alla proliferazione indiscriminata di fauna selvatica che mette a rischio la vita dei cittadini sulle strade e le produzioni agroalimentari Made in Italy, a partire – conclude #coldiretti – dai suoi settori di punta, ma anche di tutelare l'ambiente, attraverso una presenza capillare in grado di prevenire gli incendi e i pericoli legati al dissesto idrogeologico e combattere il cambiamento climatico valorizzando il ruolo dei boschi di catturare Co2.

News correlate

gennaio 29, 2024
luglio 17, 2023
giugno 21, 2023

L'arrivo dell'anticiclone in pieno inverno fa splendere il sole ed alzare le temperature con le mimose fiorite  oltre un mese in a...

Sono quasi duecentomila le presenze nei tre giorni del #villaggiocoldiretti a #sanbenedetto del Tronto che hanno sfidato il gran c...

Contributo dell’agricoltura alla transizione ecologica, politiche europee, sviluppo dei mercati contadini, rischi del cibo sinteti...