Cookie Consent by Free Privacy Policy website Energia: Coldiretti, da gas a barattoli tsunami su prezzi cibo. Autunno caldo con 11% consumi energetici per agroalimentare
agosto 29, 2022 - Coldiretti

Energia: Coldiretti, da gas a barattoli tsunami su prezzi cibo. Autunno caldo con 11% consumi energetici per agroalimentare

Dal gas ai barattoli, dal gasolio alle etichette, è in arrivo uno tsunami sui prezzi del cibo in Italia con un autunno caldissimo sul fronte economico con la #produzione agricola e quella alimentare che in Italia assorbono oltre il 11% dei #consumi energetici industriali totali. E’ l’allarme lanciato da #coldiretti in riferimento agli spaventosi #rincari delle #bollette che colpiscono imprese e famiglie.

Nel sistema agricolo i #consumi diretti di #energia includono i combustibili per trattori, serre e i trasporti mentre i #consumi indiretti ci sono quelli che derivano da fitosanitari, fertilizzanti e impiego di materiali come la plastica. In #agricoltura si registrano #rincari dei costi che – sottolinea #coldiretti - vanno dal +170% dei concimi al +90% dei mangimi al +129% per il gasolio fino al +300% delle #bollette per pompare l’acqua per l’irrigazione dei raccolti.

Nelle campagne – denuncia la #coldiretti – più di 1 azienda agricola su 10 (13%) è in una situazione così critica da portare alla cessazione dell’attività ma ben oltre 1/3 del totale nazionale (34%) si trova comunque costretta in questo momento a lavorare in una condizione di reddito negativo per effetto dei #rincari, secondo il Crea.

Il comparto alimentare richiede – continua la #coldiretti – ingenti quantità di #energia, soprattutto calore ed elettricità, per i processi di #produzione, trasformazione, conservazione dei prodotti di origine animale e vegetale, funzionamento delle macchine e climatizzazione degli ambienti produttivi e di lavoro  Aumenti che riguardano l’intera filiera del cibo con costi indiretti che – evidenzia #coldiretti - vanno dal vetro rincarato di oltre il 30% in più rispetto allo scorso anno, al tetrapack con un incremento del 15%, dal +35% delle etichette al +45% per il cartone, dal +60% costi per i barattoli di banda stagnata, fino ad arrivare al +70% per la plastica, secondo l’analisi #coldiretti.

“Così non possiamo andare avanti e non ci possiamo permettere di aspettare i tempi lunghi della politica” afferma il presidente di #coldiretti #ettoreprandini nel sottolineare che “rischiamo un crack alimentare, economico e occupazionale visto che proprio in questi mesi si concentrano le produzioni agricole tipiche del Made in Italy e della Dieta Mediterranea con le loro lavorazioni per conserve, succhi e derivati: dagli ortaggi ai legumi, dal vino all’olio, dai salumi e prosciutti Dop ai formaggi, dal latte alla carne fino alla pasta, dalla frutta alle passate di pomodoro usate su tutte le tavole italiane e all’estero”

“L’Italia è un Paese deficitario che importa addirittura il 64% del proprio fabbisogno di grano per la #produzione di pane e biscotti e il 53% del mais di cui ha bisogno per l’alimentazione del bestiame e con l’esplosione dei costi dell’energia – conclude Prandini – rischiamo di perdere quegli spazi di autonomia e sovranità alimentare che fino a oggi le imprese agricole italiane sono riuscite a difendere per il bene del Paese”.