Cookie Consent by Free Privacy Policy website Energia: Coldiretti, addio ai fiori italiani, +95% costi è allarme per invasione dall’estero
settembre 21, 2022 - Coldiretti

Energia: Coldiretti, addio ai fiori italiani, +95% costi è allarme per invasione dall’estero

Addio ai fiori italiani, con +95% dei costi per piante e sementi è allarme rosso per i vivai travolti da rincari dell’energia che colpiscono l’intera filiera, dai fertilizzanti agli imballaggi, dalla plastica dei vasetti alla carta delle confezioni fino al gasolio per il riscaldamento delle serre con il calo delle temperature per l’arrivo dell’autunno. E’ quanto emerge dall’analisi della #coldiretti su dati Crea in occasione del Flormart, fiera di un settore di eccellenza del Made in Italy che vale 2,5 miliardi di euro e garantisce 200mila posti di lavoro messi a rischio dalla crisi energetica.

Le aziende florovivaistiche – evidenzia #coldiretti - stanno affrontando aumenti di costi a valanga: +250% per i fertilizzanti, +110% per il gasolio, +15% per i fitosanitari contro i parassiti, +45% per i servizi di noleggio, secondo gli ultimi dati Crea. Ma gli incrementi colpiscono anche gli imballaggi – continua #coldiretti - dalla plastica per i vasetti dei fiori (+72%) al vetro (+40%) fino alla carta (+31%) per i quali peraltro si allungano anche i tempi di consegna, in qualche caso addirittura quintuplicati. E– sottolinea #coldiretti – sono esplose anche le spese di trasporto in un paese come l’Italia dove l’85% delle merci viaggia su gomma.

Il florovivaismo – afferma la #coldiretti – è un comparto strategico per il Paese con 30mila ettari di territorio coltivati da 21.500 imprese coinvolte fra produzione di piante e fiori in vaso (14mila) e quelle di piantine da trapianto (7.500) messo sotto pressione dalle importazioni dall’estero cresciute del +59% nei primi sei mesi del 2022 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, con oltre 2/3 (71%) rappresentati dagli arrivi dall’Olanda.

Fra gennaio e giugno di quest’anno – evidenzia #coldiretti – le importazioni di piante e fiori hanno sfiorato i 452 milioni di euro coprendo in sei mesi il 77% del valore registrato in tutto il 2021. In pratica – avverte #coldiretti – 1 prodotto su 5 arriva dall’estero, nonostante la frenata degli scambi internazionali causati dalle tensioni per la guerra in Ucraina con la riduzione nella Ue del 40% del commercio di fiore reciso e della perdita del 30% del potere d'acquisto dei consumatori dell’Unione, secondo le ultime stime del Copa Cogeca.

“Occorre combattere la concorrenza sleale di prodotti importati dall’estero facendo in modo che piante e fiori vendita in Italia ed in Europa rispettino le stesse regole su ambiente, salute e diritti dei lavoratori” afferma il presidente della #coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare “l’importanza di preferire in un momento difficile per l’economia nazionale le produzioni Made in Italy scegliendo l’acquisto di fiori tricolori, direttamente dai produttori o da punti vendita che ne garantiscano l’origine, per sostenere le imprese, l’occupazione e il territorio”.

Mentre contro il caro bollette un primo passo – sottolinea #coldiretti – è rappresentato dall’estensione a fabbricati e serre della riduzione dei costi del gasolio fino alla fine dell’anno insieme al credito di imposta per i costi energetici e del gas ai quali accedono anche le imprese agricole rispettivamente per il 30% e il 40% della spesa sostenuta.

Maggiori informazioni nel comunicato stampa da scaricare

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