Cookie Consent by Free Privacy Policy website E_mob 2022, visioni per un futuro green: l’elettrificazione per ridurre l’impatto ambientale dei trasporti, favorire lo sviluppo economico e creare occupazione
ottobre 04, 2022 - E-Mobility Festival

E_mob 2022, visioni per un futuro green: l’elettrificazione per ridurre l’impatto ambientale dei trasporti, favorire lo sviluppo economico e creare occupazione

Milano, 4 ottobre 2022 - “Siamo di fronte a un cambio epocale del nostro modo di muoverci che richiede tanta innovazione tecnologica, ma pure un cambiamento culturale”. Lo ha dichiarato #enricogiovannini, Ministro dell’infrastruttura e mobilità durante il convegno inaugurale di #e_mob, il festival della mobilità elettrica svoltosi a Milano dall’1 al 4 ottobre. Un’edizione, la sesta, molto partecipata e con la presenza di numerosi giovani ad affollare gli stand in Piazza Duomo e in via dei Mercanti, ma pure i convegni a Palazzo dei Giureconsulti, per lo più sold out. 

Per una transizione veloce

Dalla Conferenza Nazionale della Mobilità Elettrica 2022 sono arrivate molte suggestioni per ridurre l’impatto ambientale del settore dei #trasporti, responsabile nell’Unione Europea del 25% delle emissioni di gas serra e complice del degrado della qualità dell’aria urbana che ogni anno provoca 60.000 morti premature in Italia.

L’appello di relatori ed esperti è di velocizzare la transizione ecologica puntando sull’elettrificazione dei mezzi, sulla mobilità alternativa e sull’intermodalità con lo sviluppo degli hub della mobilità. Un ruolo centrale per la decarbonizzazione è affidato al trasporto pubblico con la diffusione dei veicoli a zero emissioni e il potenziamento del trasporto su ferro di persone e merci. Di rilievo sono pure le proposte per elettrificare le imbarcazioni private e pubbliche in navigazione su fiumi e laghi (ma pure su alcune tratte marine) e per ridurre a zero le emissioni acustiche e inquinanti dei mezzi attivi nei servizi di prossimità, come la raccolta dei rifiuti o il lavaggio strade.   

Più sinergia per il rilancio economico

Dalla due giorni di workshop e incontri è emersa l’esigenza di una più intensa sinergia tra istituzioni, imprese, istituti di ricerca e altre realtà della società per rendere effettiva la transizione elettrica e rispettare i vincoli previsti dall’Unione Europea in tema di riduzione delle emissioni climalteranti e di divieto della commercializzazione di veicoli a combustione. Un’esigenza, quella della cooperazione, che potrebbe essere favorita dall’approvazione di un Piano nazionale per la mobilità elettrica ed è necessaria per trasformare una sfida difficile in opportunità. Le possibilità rese disponibili dalle risorse dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e la presenza di un mercato nascente sono un’occasione per il rilancio dell’economia attraverso l’emergere di nuove attività, come quelle legate allo sviluppo della rete di ricarica, e per la conversione industriale del settore #automotive, in particolare delle piccole e medie imprese d'eccellenza, che devono rimanere tali. Un #green deal favorevole pure per creare nuove opportunità di occupazione, per rendere competitivo il sistema Italia nel mondo e per facilitare una transizione ecologica “democratica”, ossia accessibile a tutti. Visioni che si possono concretizzare con una serie di provvedimenti elaborati durante la Conferenza e inseriti nella Carta di #e_mob 2022. 

La Carta di e_mob

Si intitola “Obiettivi e azioni per la decarbonizzazione dei #trasporti e la mobilità a zero emissioni” la Carta di #e_mob 2022, il documento di sintesi destinato ai decisori politici che racchiude le misure da adottare per favorire la decarbonizzazione dei #trasporti. Una Carta suddivisa in cinque sezioni con la prima dedicata alla mobilità urbana. Un’area dove, tra l’altro, si propongono una serie di interventi per contenere i costi dei servizi del car sharing elettrico (e di conseguenza le tariffe d’uso) e per la ricarica dei veicoli a zero emissioni del trasporto pubblico. Un comparto per il quale si chiede di rendere disponibili i fondi del Piano strategico nazionale mobilità sostenibile (PSNMS) e del PNRR per l’opzione di noleggio.  

Alla voce “Il mercato dei veicoli” si chiede la proroga degli #ecobonus per le auto di fascia 0-20 grammi di CO2/km (le elettriche) fino al 2025 e di introdurre politiche fiscali agevolate per favorire l’elettrificazione delle flotte aziendali e      2 della pubblica amministrazione. Di rilievo ci sono pure le richieste per arrivare a un trasporto navale esclusivamente elettrico su fiumi e laghi e per rimodulare gli incentivi riservati ai veicoli per il trasporto delle merci. 

Una sezione corposa è “Le infrastrutture di ricarica e sistema elettrico” con i suggerimenti per velocizzare l’installazione di colonnine private negli edifici residenziali e nei parcheggi aziendali e di imprese del trasporto merci e della gestione dei servizi pubblici di prossimità. Si punta, in particolare, sulle colonnine con tecnologia vehicle to grid (V2G) che consentono lo scambio bidirezionale tra batterie e rete elettrica per rendere quest’ultima più “stabile” ed economica. In ambito pubblico, ci sono soluzioni per incrementare la ramificazione delle “prese” in autostrada, in città e sulle principali tratte extraurbane. Altri suggerimenti riguardano interventi sulla fiscalità che compongono le tariffe per la ricarica pubblica per renderla meno costosa. 

Favorire la riconversione industriale del settore #automotive, supportare l’eccellenza delle piccole e medie imprese e incentivare la nuova occupazione tramite la formazione e l’istituzione di specifici fondi per l’assunzione di personale specializzato. Sono alcune delle “idee” contenute in “La filiera della mobilità elettrica” che, tra l’altro, punta a creare le prospettive per creare una filiera della mobilità elettrica, con particolare riferimento al comparto delle batterie. Qui l’intento è promuovere la produzione degli accumulatori e lo sviluppo delle filiere della second life (riconversione per utilizzo stazionario) del recupero e riutilizzo delle materie prime preziose al fine di ridurre la dipendenza dalla produzione e dalla fornitura asiatica.

Il “Settore e-bike” contiene numerose soluzioni per favorire la mobilità dolce, quali le campagne di sensibilizzazione e i programmi nelle scuole finalizzati a incrementare la sicurezza e a informare sui benefici per le persone (risparmio di denaro, maggiore salute, ecc.) e per la società (riduzione traffico e inquinamento, emissioni di gas serra, ecc.) associato all’uso di bici, e-bike e mezzi di micromobilità. Proposte riguardano pure il potenziamento dell’intermodalità con bus, treni e altri mezzi di trasporto pubblico e la riformulazione degli incentivi con il passaggio dal bonus per l’acquisto a un’agevolazione per l’uso della bici sui percorsi casa-lavoro/scuola. Si chiede, inoltre, di rendere operativi il “Piano Generale della Mobilità Ciclistica urbana ed extraurbana” e “Il sistema nazionale delle ciclovie turistiche” per raggiungere l’obiettivo di incrementare nel prossimo triennio la modalità ciclistica del 20%. Le proposte a pedali sono state formulate in collaborazione con Bicilive.

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