Cookie Consent by Free Privacy Policy website BrauBeviale 2015: innovazioni stimolano il mercato
maggio 13, 2015 - Brau Beviale

BrauBeviale 2015: innovazioni stimolano il mercato

Dal 10 al 12 novembre aprirà di nuovo le sue porte: la #braubeviale. Nonostante manchino ancora mesi i preparativi sono in pieno corso, sia alla NürnbergMesse sia presso i circa 1.150 espositori. Alla prestigiosa fiera dei beni d'investimento dell'industria delle #bevande le aziende presenteranno ai 37.000 visitatori professionali attesi mille innovazioni riguardanti le materie prime, le tecnologie, la logistica e il marketing. Impulsi determinanti forniranno anche le idee mirate alla ricerca di nuove soluzioni nel campo delle #bevande. Scrivere e-mail, inviare messaggini, postare contenuti sui social media… la giostra della comunicazione quotidiana gira sempre più rapida, concetti come il work-life balance sono sulla bocca di tutti. La richiesta di #bevande dalla concezione basata su attributi quali il relax, la salute e la fitness si fa sempre più forte. Tra i vincitori si contano inoltre i prodotti che puntano su valori come la tradizione, la sostenibilità e l'abilità artigianale. Dopo il grande successo del tema trend della cultura creativa della birra lo scorso anno, la #braubeviale allarga ora la gamma di prodotti che vertono sui piaceri creativi del bere: le specialità birrarie incontrano gli alcolici premium. Anche il packaging deve offrire oggi più di un semplice impatto visivo gradevole per riuscire a convincere: aspetti come la leggerezza, la convenience e la sostenibilità giocano qui un ruolo centrale. Soft drink godono di particolare favore a livello internazionale Il consumo globale di #bevande è aumentato ulteriormente anche nel 2014. Motore di crescita è il cosiddetto "nuovo mondo": l'Asia, l'Africa e il Medio Oriente. Nella media globale il consumo pro capite di #bevande è arrivato complessivamente a poco meno di 267 litri e, negli ultimi cinque anni, è quindi cresciuto di 25 litri. In testa alla classifica dei consumi sono i soft drink preconfezionati e imbottigliati (2014: ca. 91 litri/persona). Mentre nel 2009, con circa 31 litri/persona, le bibite dissetanti gassate detenevano ancora il primo posto in questo segmento senza avere seri rivali, le acque imbottigliate potrebbero ora contendere loro presto questa posizione con i rispettivi 30 litri/persona ca. (Canadean 2014). Nel mondo si beve più acqua Forte di una quota di vendite pari a ca. il 35 percento e di un incremento di pressoché il 14 percento nel 2014 l'area asiatica è attualmente il maggiore mercato internazionale per l'acqua confezionata, seguita dall'Europa occidentale (circa 22 percento), il Nordamerica (circa 16 percento) e l'America Latina (circa nove percento). Per tale prodotto si suppone un enorme potenziale di crescita anche in Africa: nel 2014 si è registrato qui un plus di poco inferiore al nove percento. Pur non bevendo significativamente più acqua imbottigliata di quanto abbiano fatto finora, gli europei occidentali continuano tuttavia a mantenere la leadership nei consumi, primi fra tutti gli italiani, i tedeschi e i portoghesi (Canadean 2014). In #germania si beve preferibilmente acqua minerale Nel 2014 il mercato tedesco delle acque minerali e termali è cresciuto per la quarta volta di seguito. Stando all'Associazione delle sorgenti minerali tedesche (Verband Deutscher Mineralbrunnen) ciascun tedesco ne ha consumato in media 143,5 litri, di cui oltre un quinto era costituito da acque minerali gassate. Sempre in #germania, per la prima volta dal 2004, le bibite dissetanti hanno invece goduto di meno favore, riferisce L'Associazione economica delle #bevande analcoliche (Wirtschaftsvereinigung Alkoholfreie Getränke). Nel 2014, infatti, hanno bagnato le gole alemanne 119,3 litri/persona, laddove nel 2013 erano ancora 125,5. Secondo la GfK nel 2014 i tedeschi hanno altresì acquistato decisamente meno succhi di frutta: questi, per l'appunto, hanno rappresentato soltanto il cinque percento del consumo complessivo di #bevande in #germania, diversamente dal consumo di nettari che è rimasto paragonabile a quello dell'anno precedente.   Bere sano – creazioni innovative Nell'intero globo l'attenzione si concentra sul bere sano. Non a caso, infatti, la domanda di acqua naturale e #bevande con valore aggiunto è in enorme crescita. Esiste un gran numero di #bevande analcoliche di nuova concezione che sono simbolo di un bere sano e rilassato: ad esempio un'acqua minerale arricchita con alga spirulina, un'acqua di cocco con estratto di chili o un'acqua di carciofo ottenuta da vegetali freschi con l'aggiunta di aromi naturali come la mela, il limone, il monk fruit e la menta. Un'altra proposta che richiede sicuramente spirito di adattamento: l'acqua minerale nera il cui colore scuro è dovuto all'acido fulvico. Si dice che tale acido abbia molti milioni di anni e derivi dalla decomposizione di piante preistoriche. Il vantaggio: grazie all'alto valore di pH dell'acqua pare accertato che contribuisca a regolare l'equilibrio acido nel corpo. Vendita di birra in #germania di nuovo in crescita Secondo l'Istituto federale di statistica (Statistisches Bundesamt) lo scorso anno in #germania le vendite di birra hanno finalmente visto una ripresa, questo per la prima volta dal 2006, registrando un incremento di ben un milione di ettolitri. I birrai tedeschi hanno prodotto 95,6 milioni di ettolitri di birra. Detta cifra non comprende le birre analcoliche, le #bevande al malto e la birra importata dai paesi al di fuori dell'Unione Europea. Con 4,1 milioni di ettolitri i cocktail alla birra hanno raggiunto pressoché il quattro percento delle vendite complessive di birra. Nel confronto mondiale, considerando il consumo pro capite, la #germania si è collocata al terzo posto anche nel 2014 con un totale di ca. 104 litri, superata soltanto dall'Austria con poco più di 107 litri e dalla Repubblica Ceca con circa 137 litri. Il mercato della birra che registra la crescita più forte a livello globale è quello africano. Si prevede che le vendite di birra aumenteranno qui di un cinque percento all'anno fino al 2017 compreso. La ragione di questo netto plus va vista nel fatto che sempre più africani passano dalla birra fatta in casa ai prodotti di birrificio, optando quindi consapevolmente per una maggiore sicurezza igienica (Canadean 2014). Il trend globale verso le birre craft non cede il passo. Esse sono simbolo di abilità artigianale, innovazione, alta qualità e una focalizzazione sempre più forte sui prodotti premium. Stando ai conoscitori del settore le vendite di birra tedesche approfittano anche di un panorama birraio divenuto ancor più vario grazie alle birre craft innovative. Il consumatore interpreta sempre più chiaramente la birra come un prodotto nel quale il piacere si colloca in primo piano. Nel 2014 il volume detenuto dalle birre craft su raggio mondiale è ammontato a oltre 51 milioni di ettolitri. Al secondo posto dopo gli USA si è collocata lo scorso anno l'Europa occidentale con poco meno di 18 milioni di ettolitri, seguita dall'America Latina con buoni 3 milioni di ettolitri e l'Europa orientale con circa 2,5 milioni di ettolitri (Canadean 2014). Settore degli alcolici: qualità e ricchezza di idee Anche nel comparto degli alcolici si nota una tendenza verso i prodotti pregiati realizzati con metodi tradizionali e artigianali. Analogamente a quanto accade per la cultura creativa della birra, i criteri determinanti per gli alcolici premium sono gli ingredienti ricercati, una gestione consapevole delle risorse e il ritorno alle peculiarità regionali. La ricchezza di idee non si limita alla fase produttiva, bensì è ripresa altresì nella commercializzazione. Secondo Canadean sono chiaramente i sudcoreani, con poco meno di 31 litri nel 2014, a concedersi la maggior quantità di alcolici pro capite: ciò è dovuto quasi esclusivamente al forte consumo di soju, una tradizionale bevanda sudcoreana che, nel paese, è estremamente apprezzata da tutte le fasce d'età. Al secondo posto della "classifica mondiale degli alcolici" si colloca il Giappone con ca. 18 litri/persona, seguito a ruota dalla Bolivia con poco meno di 15 litri/persona. Stando ai dati forniti dalla Federazione delle industrie di alcolici tedesche (Bundesverband der Deutschen Spirituosen-Industrie) i tedeschi bevono in media 5,4 litri/persona. #braubeviale: cultura creativa della birra incontra alcolici premium Le specialità creative tra le #bevande hanno un carattere di esperienza fuori del comune e fanno parlare di sé stimolando la conversazione: sono proprio questi gli elementi su cui ha puntato con successo lo scorso anno il Craft Beer Corner. Alla prossima edizione della #braubeviale l'evento sarà quindi ripreso e ampliato ulteriormente. Nel padiglione 9, presso i cinque bar riservati alla degustazione, i sommelier si dedicheranno rispettivamente a un singolo tema: luppolo, malto, lievito, specialità e varie tipologie di bicchiere per un piacere del bere differenziato. Specialmente i visitatori professionali appartenenti al commercio specializzato e alla ristorazione avranno qui l'opportunità si scoprire una volta tanto delle birre inusuali senza pregiudizi e su base neutrale. Partner dell'area di degustazione saranno Doemens, Rastal, Sahm, Spiegelau e l'università tecnica TU Weihenstephan. Chi desidera guardare al di là del proprio "bicchiere da birra" potrà inoltre aprirsi ad altri aspetti della cultura delle #bevande: talvolta, infatti, gli alcolici premium e l'acqua sono più poliedrici di quanto ci si aspetti. L'American Distilling Institute, l'Highland Circle Nürnberg e la Doemens offriranno degustazioni guidate in merito. Altri highlight saranno l'assegnazione e la presentazione dell'European Beer Star indetto dall'ente promotore del salone, l'Associazione dei birrifici privati della Baviera (Private Brauereien Bayern), nonché l'European MicroBrew Symposium organizzato insieme all'Istituto di ricerca e formazione sulla birra (Versuchs- und Lehranstalt für Brauerei - VLB) il giorno antecedente la fiera. Un percorso appositamente contrassegnato porterà inoltre in tutta rapidità agli espositori che riservano proposte e soluzioni speciali per i birrai creativi. Packaging per #bevande: l'incessante avanzata del PET Imbottigliamento in PET, in vetro o in lattina? Una domanda alla quale sempre più produttori di #bevande dell'intero globo rispondono: "In bottiglia di PET". Con un incremento annuo di circa il sei percento la Canadean continua a prevedere proprio per detti contenitori in PET la maggiore crescita nell'ambito del packaging per #bevande. Motore di ciò è il comparto dei soft drink. Le previsioni per le bottiglie in vetro e le lattine si aggirano su un più tre percento. In primo piano per tutte le tipologie di packaging sono, oltre all'impatto visivo, aspetti come l'abbattimento dei costi tramite riduzione del peso, la sostenibilità e la convenience. Esistono ad esempio lattine con tappo a vite e lattine con cannuccia integrata che esce automaticamente all'apertura. Sulla strada che porta da prodotto di nicchia a prodotto mainstream troviamo poi la bottiglia di alluminio. Il trend più attuale è dato dallo sviluppo della prima bottiglia per #bevande completamente biodegradabile in fibra di legno. Alla fiera dei beni d'investimento più importante di quest'anno per l'industria delle #bevande sarà anche il progetto PET@BrauBeviale a fornire impulsi di rilievo nel campo del rispettivo packaging. Dopo la première di successo lo scorso anno la #braubeviale, insieme a PETnology, proporrà di nuovo la PET Passion Week. La soluzione comprovata e orientata al mercato tratterà tutti gli aspetti legati al tema del PET nell'industria delle #bevande. L'evento sarà inaugurato dal PETnology Europe, un congresso internazionale di due giorni che si svolgerà immediatamente prima del salone. Sotto il motto "connecting comPETence", nella PETarena del padiglione 4A, le aziende presenteranno la propria offerta di prodotti e servizi per soluzioni attraenti riguardanti l'intera catena del valore aggiunto del PET: una manifestazione pari modo interessante tanto per le medie imprese quanto per i global player. I visitatori professionali potranno informarsi sul tema del PET recycling allo stand dell'associazione che si occupa dell'assegnazione del marchio di qualità e il relativo controllo nella catena dei materiali di valore per la produzione di confezioni per #bevande in PET (Gütegemeinschaft Wertstoffkette PET-Getränkeverpackungen). Inoltre chi si concentra in modo mirato sul tema del PET e desidera raggiungere determinati espositori specifici potrà servirsi del percorso appositamente contrassegnato allo scopo che guida alle rispettive aziende.

News correlate

settembre 07, 2015

    L’artigianato incontra l’high tech – La distribuzione incontra la creatività    Il commercio incontra i produttori – Craft bee...