Cookie Consent by Free Privacy Policy website Expo 2015 - Campania, da“terra dei fuochi” a “terra dei cuochi”
giugno 09, 2015 - Expo 2015

Expo 2015 - Campania, da“terra dei fuochi” a “terra dei cuochi”

La Campania non è solo “Terra dei Fuochi”. È la regione simbolo della dieta mediterranea. Nasce da questa consapevolezza il libro “La Terra dei Cuochi”, presentato oggi a Cascina Triulza, edito dalla Marotta e Cafiero, una giovane cooperativa di Scampia. Il libro, disponibile anche in inglese, vuole raccontare attraverso le ricette e le prelibatezze culinarie i saperi e i sapori del riscatto della terra campana. All'incontro sono intervenuti il presidente nazionale di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza, l’autore Peppe Ruggiero e il presidente di Legambiente Campania Michele Buonomo. “In un momento in cui la Campania era connotata in modo negativo – ha dichiarato Peppe Ruggiero - c'era bisogno di far emergere le eccellenze. La Campania è fatta di inferno e di bellezze: è compito nostro denunciare l'inferno, ma soprattutto evidenziare le bellezze e l'abbiamo fatto attraverso questo libro”. Dal Vesuvio di rigatoni ai Vesuviotti di Gragnano, dalla Terrina di scarola ai Ravioli di fico bianco, dal Pan Cuott’ alla Genovese di baccalà. Sono alcune delle trenta ricette preparate dagli chef che hanno risposto all’appello di Legambiente per l’iniziativa “Campania Terra dei Cuochi”. Tra le prestigiose “penne” gastronomiche che hanno realizzato il libro: Alfonso Iaccarino, lo chef contadino Pietro Parisi, Pino Capano, Angela Ceriello, Rocco Iannone. Il volume conta inoltre le ricette della cooperativa Libera Terra, elaborate sui terreni confiscati alla mafia. “Abbiamo realizzato questo libro – spiega Michele Buonomo – per stigmatizzare l'idea della Campania come terra dei fuochi, di criminalità. Abbiamo chiesto a chef e ristoratori di regalare una ricetta campana, per offrire al pubblico un'idea diversa della nostra regione. Expo 2015 ci è sembrato il luogo più adatto per far conoscere a tutti il lato positivo della Campania, attraverso le sue eccellenze gastronomiche”. Il libro è dedicato al sindaco “pescatore” Angelo Vassallo, ucciso a Pollica il 5 settembre del 2010. Vassallo si è fatto promotore, nel 2009, della proposta di inclusione della dieta mediterranea tra i Patrimoni orali e immateriali dell'Umanità. La proposta è stata accolta dall'Unesco il 16 novembre 2010, a Nairobi. La delegazione del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, presente in Kenya per la proclamazione, ha dedicato il riconoscimento alla figura del suo promotore.

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